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Una briciola di bontà

In questo tempo di Natale si moltiplica la bontà nel mondo, anche se non sembra. Siamo forse più sensibili nei confronti della povertà, sofferenza, solitudine. Ogni giorno, qui a Roma, sperimentiamo il silenzioso servizio di tante persone di buona volontà che aiutano ai più piccoli, procurando tutto ciò che serve loro per una  vita dignitosa. Tante persone sono nominate per nome, altre ignote agli uomini, ma conosciute solo dal Padre Celeste. Anche noi aggiungiamo al nostro apostolato quotidiano un piccolo gesto di solidarietà e invitiamo anche te, caro lettore, a far felici gli altri e
sarà così più bella, anche per te, la festa di Natale.

A tutti auguriamo un Santo Natale!

Eccomi Signore!

Il 17 novembre, nella festa di S. Elisabetta – patrona della nostra Congregazione, nella cappella della casa provinciale a Roma, Sr. Agostina ha pronunciato il primo "sì" a Dio, consacrandosi a Lui nella professione temporanea dei consigli evangelici di castità, povertà ed obbedienza. Durante la celebrazione il celebrante ha consegnato a lei: il velo nero – segno della sua consacrazione a Cristo, la medaglia – come protezione dell’anima e del corpo, affinché possa tendere alla carità perfetta e a ottenere la beatitudine eterna, la corona – segno della vittoria, affinché nella fiducia in Cristo combatta la buona battaglia. Alla celebrazione liturgica e alla gioiosa festa hanno partecipato la Madre Generale con il consiglio generale, le consorelle dalle diverse case filiali d’Italia, parenti ed amici della professa. 

Alla tomba delle nostre suore martiri

a Krzydlina Mała

Il 1° maggio alla vigilia dell'anniversario della tragica morte di sr. Acutina Goldberg, le suore dalla provincia di Breslavia, Katowice, Germania e Italia, partecipanti al Convegno di Teologia della Vita Consacrata, sono andate a visitare il cimitero parrocchiale dove sono stati deposti i resti mortali delle due suore di S. Elisabetta, che hanno dato la vita in difesa della castità. Sr. Acharia Richter è una delle circa 100 suore che sono state uccise dalle truppe nemiche. Non si trovano purtroppo i documenti necessari per proseguire con il processo di beatificazione. Invece di Sr. Acutina sappiamo che ha dato la vita difendendo le ragazze dell’orfanatrofio in fuga dalle truppe sovietiche che volevano violentarle. Il corpo di Sr. Acutina è stato trasportato dagli abitanti di Krzydlina Mała e seppellito nel cimitero della parrocchia. La nostra comune preghiera sulla tomba delle nostre Suore Martiri ha abbracciato tutta la Congregazione, il suo oggi e il suo domani.

La Misericordia come lo stile di vita consacrata

A cavallo tra aprile e maggio, a Krzydlina Mala in Slesia, aveva luogo il  XIII Convegno di Teologia della Vita Consacrata. I consacrati d'Europa avevano la possibilità di soffermarsi in questo anno del Grande Giubileo della Misericordia e approfondire il tema: "La Misericordia come stile della Vita Consacrata". Hanno scrutato l’argomento “essere misericordiosi” dal aspetto biblico, mariano, religioso, formativo, spirituale, psicologico e sociale. Le conferenze, conversazioni, condivisioni e testimonianze dei professori e dei partecipanti hanno aiutato ad approfondire il tema. Il Prof. Bogdan Giemza, SDS ha detto: “È importante per noi battezzati e consacrati il gesto della misericordia per amore di Cristo, altrimenti ci occupiamo di assistenza sociale”. In un altro momento aggiunse: “Non ci scoraggi la piccolezza dei mezzi e la nostra fragilità perché questo basta per manifestare la potenza della misericordia”. 

Al Convegno hanno partecipato le nostre consorelle dalla Polonia, Germania e Italia. Sr. Michalina ha presentato all'assemblea il comportamento  eroico delle nostre suore martiri. Altre nostre suore hanno dato la testimonianza come si svolge oggi il loro servizio ai poveri, ai migranti e ai senzatetto. Come suore di S. Elisabetta siamo chiamate a portare agli uomini di oggi l'amore misericordioso del Padre.

La Pastorale giovanile - vocazionale nella nostra Congregazione

Dall'8 al 10 aprile, presso la Casa Madre a Nysa, ha avuto luogo un incontro delle suore responsabili della pastorale giovanile - vocazionale nella nostra Congregazione. Il tema dell’incontro è stato: "L'amore, la responsabilità e il rischio nell’incontro con i giovani. "

Alla riunione hanno partecipato consorelle provenienti da cinque provincie polacche, dall’Italia, dalla Germania e dalla Repubblica Ceca. E’ stato un momento di preghiera, di ascolto, di conversazione e di incontri allegri ed educativi.

Sabato mattina abbiamo condiviso le nostre esperienze del campo di lavoro. Le rappresentanti di ogni provincia hanno presentato i frutti del loro lavoro negli ultimi tempi e ciò che è stato realizzato dall’ultimo incontro. Nel pomeriggio abbiamo partecipato ad un  laboratorio di danza cristiana sotto la direzione della Signora Alessandra Przanowska. Questa volta abbiamo imparato una danza d’integrazione ed una danza sull'inno per la Giornata Mondiale della Gioventù.

L’Eucaristia del sabato e della domenica è stata presieduta da padre Cherubin Żyłka OFM, responsabile di lunga data delle vocazioni. Domenica, durante la conferenza, il padre ha condiviso con le suore la sua esperienza nel campo della pastorale giovanile.

Al termine abbiamo avuto un incontro con la Madre Provinciale di Nysa - Sr. Marta, che ha condiviso con noi le sue osservazioni per un fruttuoso lavoro nella pastorale vocazionale .

Nella Casa Madre non sono mancate preghiere di affidamento del futuro della nostra Congregazione che incessantemente, grazie alla Divina Provvidenza, si sviluppa e fonda nuove comunità nelle regioni più povere della terra.

Laboratorio di scrittura delle icone

Dal 9 al 18 febbraio presso l’abbazia delle monache benedettine a Krzeszów (Polonia), Sr. Chiara con Sr. Giovanna (della provincia di Breslavia), hanno partecipato al corso di scrittura delle icone, sotto la guida dalla Signora Honorata Wojczyńska. E’ stata un’esperienza d’iconografia in miniatura. Non tanto le capacità artistiche, quanto la tecnica (la fedeltà alle regole canoniche) e il clima di preghiera hanno permesso ai partecipanti del corso di sperimentare il mistero del passare dalle tenebre alla luce e trovare Dio. Questo laboratorio è stato arricchito dalle conferenze sul canone d’iconografia e di spiritualità di S. Giovanni della Croce sulla transizione dal buio alla luce. Le ore di permanenza con le tavole di legno sulle quali veniva posto il sankir (una mistura di terre e pigmenti di tonalità bruno-verdastra) e aggiunti gradualmente altri strati di vernice hanno permesso di sperimentare sia il buio che la luce. Non è stato soltanto un lavoro manuale ma sopratutto spirituale. La specificità di questa preghiera si è incisa nei cuori dei partecipanti come un’icona vivente. 

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